Capoliveri oltre che essere un centro mondano con una popolazione locale di circa 3000 persone offre una meravigliosa piazza dove vengono svolte importanti manifestazioni e concerti. Il Paese di Capoliveri è considerato anche il capoluogo elbano con il maggior numero di eventi e manifestazioni colturali oggi diventate, grazie alla dedizione delle genti locali e delle Associazioni culturali, dei veri e propri appuntamenti con i ricordi e le tradizioni di un passato non lontano nel tempo ma molto diverso dall’ odierno stile di vita.
Tra gli eventi ricordiamo La Festa del Cavatore, che si svolge ogni anno la domenica precedente la pentecoste e vuole onorare il mestieri dei capoliveresi del passato. Lavori di fatica come quello dei Minatori, Cavatori, Picconieri e Carrettai. Per generazioni i mestieri venivano tramandati da padre a figlio dove il lavoro iniziava con la sveglia alle quattro del mattino, poi con le torce accese, raggiungevano a piedi, le distanti cave di Calamita e del Ginepro. L’intera giornata si trascorreva al buio delle gallerie o sotto il sole cocente, dove i minatori cercavano di spezzare la vena con il piccone, separando il minerale dalla terra di scarto. Il tutto veniva successivamente caricato, trasportato ed imbarcato. A tarda sera i lavoratori ricevevano il salario giornaliero corrisposto in grano, olio o vino.
In memoria di questa civiltà del ferro, delle fatiche, dei caduti sul lavoro, ogni anno, un gruppo di uomini vestiti da cavatori percorre (i chiassi) le vie del paese di Capoliveri con il (convio), pasto frugale nel paniere, intonando “la romanza del cavatore” una canzone popolare. In seguito viene celebrata una messa in suffragio dei caduti sul lavoro e viene assegnata una medaglia d’onore ad alcuni ex minatori (medaglia del cavatore), poi la festa prosegue con musica dal vivo e banchetto.
La Festa dell’Uva, si svolge ogni anno a fine settembre dove circa 5000 persone seguono la bella manifestazione. Durante la preparazione della festa dell’Uva i Quattro Rioni, (Baluard, Fortezza, Fosso, e La Torre) con l’aiuto di centinaia di persone, lavorano sodo per settimane per poter garantire l’ottimo risultato della festa dell’Uva. Vengono realizzati con cura Costumi, Scenografie e offerto al pubblico lo spettacolo della competizione dei Rioni, il mosto d’Uva, il vino, e la tradizionale ospitalità capoliverese.
La Festa dell’Uva suscita sempre forti emozioni e cerca di stupire i suoi visitatori sempre con nuovi spunti e brillanti idee nella riproduzione del paesaggio e nella costruzione di una scena ambientata e recitata in un determinato periodo storico.
Le origini della Leggenda dell’Innamorata che si svolge ogni anno il 14 Luglio sulla spiaggia dell’Innamorata di Capoliveri, si hanno nel periodo dominato dal Pirata Barbarossa e dei Saraceni che razziavano le coste elbane. In questo periodo due giovani innamorati Lorenzo e Maria venivano ostacolati dalla ricca famiglia di lui a causa della povertà di quella di Maria. Ma l’amore tra i due era troppo grande, e dal mare traeva la sua forza. I loro sguardi si erano incrociati per la prima volta sulla spiaggia dell’Innamorata mentre veniva battuta dai marosi, e Lorenzo stava tentando di mettere al riparo le imbarcazioni dei pescatori. Da allora la spiaggia dell’Innamorata divenne il rifugio segreto dei due innamorati e il luogo dove scambiarsi tenerezze e promesse d’amore. In questa spiaggia Lorenzo chiese la mano di Maria. Il 14 luglio del 1534, Lorenzo giunse in anticipo sulla spiaggia, e mentre Maria dall’alto del sentiero cercava con lo sguardo il suo amato, intravide una ciurmaglia di uomini sbarcare da una scialuppa. Impotente l’amata dovette assistere alla lotta, dove Lorenzo si batté con onore, ma stremato, fu fatto prigioniero. Maria giunta alla spiaggia vide la nave corsara allontanarsi e gettare in mare un corpo agonizzante. Riconoscendo in quel corpo il suo amato, Maria si tuffò in mare, in un ultimo disperato impeto d’amore. Ma della giovane venne in seguito ritrovato solo il suo scialle impigliato su uno scoglio che da allora venne chiamato “Ciarpa”.
Queste manifestazioni vengono seguite ogni anno da migliaia di curiosi turisti e meritano pertanto una citazione in questo sito. Segno che il lavoro e l’impegno uniti alla volontà dei cittadini spesso può portare ad ottimi risultati.